La femme aura Gomorrhe et l’homme aura Sodome
Lo psichiatra americano H. S. Sullivan, commentando la superficialità dell’approccio alla tematica, affermava negli anni Settanta: “Parlare del problema dell’omosessualità ha circa lo stesso significato del parlare del problema dell’umanità”.
Quante sono le forme di omosessualità e i tipi omosessuali? E cosa sanno i diretti interessati, i praticanti e i dichiaranti? Per lo più si tratta di una fisionomia appena abbozzata e non sviluppata, un identikit approssimativo, una dis-identità pagata a caro prezzo.
Scrive Christopher Isherwood in Un uomo solo (1964): “Ciò che io so, è quello che io sono!”. Andando oltre il piano degli atti concreti e dei vissuti soggettivi, l’esperienza sessuale e affettiva dà gradualmente luogo a un sapere e a una consapevolezza che trasformano i significati della condizione.Applicandosi a capire e conoscere sempre meglio la propria natura, investendo su sé stessi e sulla qualità della vita di relazione, si acquisisce una vera e propria competenza, una cultura in senso esistenziale da condividere e trasmettere come bene ereditabile.
Dalle prove giovanili della militanza nei Collettivi agli articoli dell’età di mezzo, per approdare ai saggi della maturità, una selezione delle pagine di quarant’anni di ricerca e riflessione.
Mattia Morretta