NON FU L’AMORE I nuovi volti della passione
Gruppo Editoriale Viator, Milano prima edizione: novembre 2024 ISBN: 978-88-85805-63-7 Pagine 275 Copertina: opera di Enrica Passoni
Un libro che parla di amore, ma soprattutto di dintorni, il bosco fitto e spinoso di trappole, complicità, connivenze, perversioni e violenze rubricate alla voce “passione”, amorosa e sessuale. Il titolo è un verso di Guido Gozzano che vede il movente primario dell’agire non nell’amore, bensì nei sensi “curiosi e sognanti”, nell’aspettativa ingannevole di attingere alla “fonte di misteri immensi”.
Il volume è composto di dieci saggi che possono essere letti in ordine sparso e non costituiscono capitoli in sequenza. Un unico filo logico e un medesimo approccio collegano le sezioni, ma ciascuno dei testi è a sé stante e sviluppa in particolare un aspetto della tematica (sintetizzata al principio di ogni saggio con alcune frasi esplicative). L’insieme è presentato come un album di fotografie o una mostra di quadri, sicché l’indice è collocato all’inizio e non alla fine. Non compare una Bibliografia complessiva, perché in ogni approfondimento vengono fornite indicazioni su autori e libri di riferimento. Due titoli sono tratti da note arie della lirica, quattro sono versi di grandi poeti.
In tutti i saggi si traccia un costante parallelo tra passato e presente, utilizzando contributi di opere filosofiche e letterarie dell’antichità (tra i quali i dialoghi di Platone e di Seneca, Enneadi di Plotino e Metamorfosi di Ovidio) e delle principali figure della nostra tradizione culturale (Dante, Boccaccio, Petrarca, Ariosto, Leonardo, Leopardi), decine di scrittori e poeti di ambo i sessi (da Shakespeare e Walter Scott a George Eliot e Virginia Woolf, da Thomas Mann a Dostoevskij, da Balzac e Proust a Pasternak e Marina Cvetaeva), filosofi, storici, antropologi e psicoanalisti, pittori e scultori, allargando lo sguardo anche all’Oriente.
Lo scopo è mostrare che storia, letteratura e arte aiutano a comprendere meglio l’attualità aprendo vie e prospettive di maggiore indipendenza dalle pressioni contingenti. A maggior ragione per una dimensione che è stata nel corso dei secoli ininterrottamente cantata e rappresentata in ogni forma e modalità comunicativa. L’Eros e l’Amore, infatti, oltre a rispondere a un mandato biologico e genetico, sono temi chiave fondamentali e congeniti nell’inconscio individuale e collettivo, che si esprimono con immagini e archetipi della psiche profonda costanti pur nelle continue trasformazioni, incluse le varianti patologiche.
L’analisi delle mitologie e manifestazioni sullo schermo globale della società di massa si accompagna all’allarme per le conseguenze del loro svilimento strumentale e consumistico (con prodotti sentimentali da banco e da scaffale, maschere erotiche sadiche e masochistiche, libidine dell’aggressività, potere, violenza e abuso), una paradossale svalutazione e degradazione sotto le mentite spoglie della più ardita e libera affermazione. Un anelito vitale insopprimibile, che ingloba il mistero dell’origine, la fede religiosa, la sublimazione tecnica e artistica, viene così banalizzato, reificato e mercificato, anche col concorso di scienza e tecnologia.
La critica puntuale dei modelli dominanti, che diffondono fragilità psicologica e generano collasso sociale, mira a sollecitare l’attivazione dei singoli affinché abbiamo a cuore la qualità delle loro esperienze, riabilitando la capacità di sperare in modo costruttivo e di confidare nelle relazioni interpersonali in modo consapevole e più onesto.
ALBUM DI FAMIGLIA e TEMATICHE SAGGI
I Si je t’aime, prends garde à toi Lezioni private sul mal d’amare
Attrazioni, passioni, legami sottopongono la fragile tela affettiva a tensioni estreme, col rischio di logorarla o lacerarla; solo un’attenta educazione sentimentale può insegnare l’arte di mediare tra poli opposti, di scendere e salire a occhi chiusi la ripida scala della fisicità e della spiritualità, avendo a cuore l’integrità della persona.
Edonismo e teatralizzazione degli atteggiamenti sessuali e sentimentali, esibizione di successo erotico e amoroso, neo-analfabetismo amoroso, dinamica alto-basso (altezza-bassezza) nella sessualità e nell’affettività, compresenza opposti e male-bene, dogma dell’ineducabilità, negligenza nelle relazioni intime, necessità di formazione individuale.
II Nullis amor est sanabilis herbis La cattedra vacante di igiene degli affetti e delle affezioni
I falsi del pensiero sostengono l’illusione del facile godimento dei sensi, benché nulla possa medicare le ferite amorose o posticipare la senescenza erotica, eppure in ogni nostro desiderio fanno il nido filosofia e poesia, poiché siamo partecipi di inquietudini cosmiche e sempre in attesa di messaggeri di altre speranze risanatrici.
Medicalizzazione della sessualità, basi biologiche, impianto cerebrale e comportamenti programmati, modelli culturali ereditati, banalizzazione del sesso e del sentimento, lettura filosofica e poetica parallela a quella scientifica, condizionamenti sociali impliciti ed espliciti, pregressi e attuali.
III Miserere Venere Misteri gaudiosi e dolorosi della passione
Vere forze magnetiche, non meno di energie fittizie e canovacci culturali usurati, sottendono i banali fenomeni sessuali e gli ambigui sentimenti, trascinando fatalmente gli attori bendati in vicoli ciechi; ma insieme a follie da cartella clinica o magia nera, ovvero risibili pantomime del dramma romantico, sbocciano qua e là imprevisti fiori perenni.
Stereotipi della passionalità, lati oscuri delle attrazioni, sonnambulismo sessuale e sentimentale, dimensione magico-mistica dell’eros, festosità e morbosità, commedia e dramma sino alla tragedia, seme di follia e mania, psicopatologia amorosa.
IV In Italia seicento e quaranta, ma in Ispagna son già mille e tre Inflazione e deflazione dell’eros
Vincolati da un’eredità di istinti malconci e cicatrici psichiche, poiché nulla svanisce di ciò che l’umanità ha immaginato e sperimentato, pochi rapporti sono coronati col mirto sacro a Venere, gli altri non hanno forza plastica sufficiente e si sgretolano con scempio tutt’altro che cordiale. Sensualità e affettività decapitate sulla pubblica piazza cedono il posto a passioni bugiarde.
Modello dominante eccitatorio e orgasmico, promiscuità superficiale e approssimazione nei rapporti privati, maschere del godimento e simulazione trasgressiva, tradimenti e unioni a scadenza, lieto inizio al posto del lieto fine, sopravvalutazione importanza del sesso e della coppia a detrimento delle relazioni sociali.
V Il disamore degli indifferenti Marionette e passionisti del qualunquismo sessuale
La società dell’apparenza, sradicando la superficie dalla profondità, impone anche nella sfera privata abiti di scena adatti all’ambiguità e al trasformismo, identificazioni fluttuanti e instabili, controfigure di disimpegno sessuale e di amorosi dissensi. Così la vita di relazione, degradata a intrattenimento o simulazione, diviene algido labirinto di specchi.
Ambiguità e fluidità, identificazioni instabili e fittizie, qualunquismo negli scambi sessuali e indifferenza nelle relazioni, narcisismo e seduttività generalizzati, apoteosi della vita esteriore e fuga dalla vita interiore, spostamento sulla superficie e l’apparenza (linguaggio corporeo e visività), giovanilismo anche nella terza e quarta età, slatentizzazione e moltiplicazione disturbi psichici.
VI Le lacrime dei dissoluti Il prezzo del sesso e il costo del malcostume
I nuovi poteri occulti e palesi del consenso, subdoli padroni di corpi e anime in saldo, trasformano la società in una spudorata casa di tolleranza, rendendo tutti mercenari e facendo di promiscuità, prostituzione e pornografia l’agognato oppio dei popoli democratici.
Sesso a pagamento nella storia e nella letteratura, diffusione prostituzione come diritto democratico alla gratificazione erotica, erotizzazione dell’aggressività, effetto di contagio e panico sessuale nella collettività, mercificazione e pornografia tra i minori.
VII Ragazze alla pari (oltre le gambe c’è di più) Dal maschilismo al donnismo
Le piccole donne cresciute professionalmente e culturalmente, sovradimensionate e in apparenza vincenti in società grazie alla bolla mediatica, nei rapporti privati sono spesso ancor più esposte e vulnerabili, di continuo alla prova nella battaglia impari per la dignità umana.
Differenze e distanze fisiologiche tra i sessi, crollo convenzioni tradizionali e aumento incomunicabilità e conflittualità, tutele ideologiche e politiche in assenza di reti di protezione sociale, occupazione femminile di spazi professionali e istituzionali senza sufficiente rielaborazione culturale, pseudo-parità di genere e nuovi controversi modelli di assertività femminile.
VIII Il dente del giudizio sessuale Corpi vuoti a perdere e macchine di de-generazione
Velleitarie transizioni e vantate fluidità ricoprono con divise ideologiche la sofferenza di minori smarriti, cavie di esperimenti sociali e scientifici, mentre giovani e adulti imprigionati nel ritardo di sviluppo psicosessuale sono pedine di programmi di mutazione della specie, a tutto vantaggio di robot e replicanti.
Transgenderismo, arresto dello sviluppo puberale, precocità pratiche erotiche e accoppiamenti nella pubertà, infantilismo sessuale e sentimentale, interazioni mobili, labili e virtuali, dissociazione corpo-spirito, sesso e chimica, robotizzazione e asocialità, anedonia e anaffettività, necrofilia dissimulata, tendenziale involuzione apparati genitali e generi.
IX Il giovenile errore Nostra gioventù beata e bruciata
La società infatuata della giovinezza trascura e condanna i ragazzi alla perenne immaturità, soprattutto amorosa, mettendo in cornice o murando nell’ambra i sempre meno numerosi figli, iperformati e tecnologici, ma consumatori infantilizzati, disorientati e orfani di nobili cause.
Idealizzazione giovinezza e confinamento nel gruppo dei pari, bullismo e violenza minorile, istruzione e abbrutimento incivile, noia esistenziale e senso d’inutilità, protagonismo sociale negativo, sussidi chimici e dipendenza da sostanze, disordine sessuale e immaturità affettiva delle nuove generazioni, svilimento passioni giovanili, rischio derive estremistiche.
X Un altro cielo per l’amore M’ama non m’ama e violenza relazionale
Maltrattamenti e delitti nel rapporto tra i sessi sono rumori di fondo a tutte le latitudini, un dato millenario che giace nei recessi tenebrosi del cervello, parte della più generale incoscienza delle pulsioni, ma in mancanza di una lucida consapevolezza di verità scomode è impossibile adottare contromisure efficaci sul piano culturale e soprattutto nella vita personale.
Potere, abusi, violenze e crimini nel rapporto uomo-donna, pregiudizi culturali e substrato antropologico della subordinazione, il “femminicidio” come sacrificalità rituale, strategie di sopravvivenza e compensazione della disparità, dipendenza sentimentale, valorizzazione consapevolezza affettiva e concezione spirituale dell’amore. Mattia Morretta